Marco Colonna : composizione, direzione artistica, clarinetti, voce Giulia Cianca : voce
Luca Corrado : chitarra elettrica
Pier Paolo Pasolini.
Voce misteriosa e potente, violenta e dolcissima, impietosita e commossa, sempre e in ogni caso altissima, Pasolini ha cantato gli ultimi, le periferie squallide, i baraccati, la miseria italiana, sempre con il linguaggio e le modalità di una poesia superiore, quasi ispirata da una grazia divina.
Voci che riecheggiano dalle sepolture del tempo, parole imbiancate negli archivi delle audioteche, si combinano ai suoni processati, ai legni, al canto, tracciando le linee di una storia italiana che dai confini forzati di un ensemble si estende a comunicare una condizione universale, umana: la pietà, il sacrificio di un poeta.
Con testi provenienti da Le Ceneri di Gramsci e l’interpretazione di brani il cui testo è stato scritto da Pasolini, passando per una sensibilità contemporanea e per il folklore mediterraneo, questo lavoro è riflessione sul canto poetico, sulla parola, e sulla figura di un grande outsider, il cui pensiero illumina ancora oggi le idee di chi cerca di comprendere la realtà che ci circonda.