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TUTTI IN PIAZZA

TUTTI IN PIAZZA da VENERDÌ 16/06 a MERCOLEDÌ 12/07 2023

Tornano gli appuntamenti in piazza de “La città che non c’è”, il festival che porta i libri in piazza, per recuperare lo spazio di una socialità smarrita che pure resiste nelle periferie storiche di Roma. Dal 16 giugno al 12 luglio, ogni mercoledì, l’iniziativa creata dall’associazione di donne TIPE (per la promozione dell’inclusività e la diffusione di idee, libri e arte) porta a piazza Perestrello, tra via della Marranella e via Bartolomeo Perestrello, il desiderio di immaginazione come un atto informale di condivisione, a partire dal lastrico solare di un parcheggio privato, che si è fatto piazza, opera permanente di street art, spazio vivo di incontri, riflessioni, parole.
La terza edizione del festival sarà dedicata ai movimenti, laboratori permanenti che agitano le città, modificano le coscienze, cambiano le regole del gioco. Incontreremo chi ne scrive, chi ne testimonia la storia, chi riannoda i fili delle esperienze per non disperderle. Se si traccia una mappa dei movimenti che dal secolo scorso hanno promosso e difeso i diritti civili, politici e sociali, il lavoro, l’emancipazione delle donne, il pacifismo, scopriamo che sono queste le istanze che hanno plasmato la nostra democrazia.“Torniamo in piazza per raccontare una società che si trasforma sotto l’impulso delle lotte dal basso”, dicono le organizzatrici. “Oggi più che la politica, a immaginare una società più libera e giusta, sono attivisti e attiviste che con le loro passioni, idee e forza stanno cercando di costruire il nostro futuro”.Il festival si aprirà il 16 giugno alle 18.00 con l’inaugurazione della mostra fotografica diffusa, con visita guidata a cura di Chiara Capodici – Leporello photobooks et al.
Via del Pigneto, 162/e. SCUMB Manifesto (Society for cutting up men’s books) è l’ultimo libro di Justine Kurland, in cui l’autrice presenta una serie di collage realizzati usando immagini tratte da libri di artisti che hanno monopolizzato il canone estetico del mondo della fotografia, attraverso la rivisitazione della sua stessa libreria.

“Attraverso la riproduzione di alcuni dei collage del volume” spiega la curatrice, “abbiamo creato lungo via Marin Sanudo un percorso che lega Leporello e Risma,due librerie di ricerca fondate da due donne: un invito ad attivare ulteriormente un dialogo su temi e dinamiche legate ad atteggiamenti machisti e maschilisti che ancora persistono nelle strade delle nostre città, un gesto per ricordare che non amiamo né i commenti né gli sguardi inopportuni, ma anche un modo per riflettere sul fatto che non molto è cambiato, nonostante le tante piccole e grandi rivoluzioni che si sono susseguite da molto prima di quando Simone De Beauvoir ci ricordava che il mondo in cui viveva, e in cui

ancora viviamo, è un mondo maschile”.

Dal 21 giugno in poi, invece, ci saranno gli appuntamenti con gli autori a piazza Perestrello. In una piazza che non è ancora piazza, in un quartiere che è terra d’approdo di migrazioni antiche e contemporanee, dove dialetti e accenti regionali si mescolano con lingue asiatiche, mediorientali, africane, sudamericane, La città che non c’è innesta radici aeree che trovano nella letteratura linfa e terre fertili andando a incontrare le tante iniziative culturali dal basso che il quartiere alimenta da anni, dal Karawan Fest, all’Ecomuseo Casilino, dallo spazio autogestito dell’ex Snia al Roma Glocal Brightness. Un quartiere solidale che include e assorbe comunità locali e nuovi residenti. La città che non c’è vuole contribuire a svelarne le storie e la geografia umana trasformandole in un paradigma delle relazioni che potremmo immaginare per il futuro.

 

“La città che non c’è è una comunità che cresce. Quest’anno ‘daremo voce’ al quartiere, grazie all’energia dei cori Hurlahoop, Le coccinelle, Le Coeur e il Quadracoro che creeranno una cornice sonora per ogni incontro”, aggiungono le organizzatrici.

Si comincia il 21 giugno, alle 19.00, con Abitare la lotta. Dopo l’introduzione musicale del coro Hurlahoop Choir, moderati dalla giornalista Ylenia Sina, Sarah Gainsforth, autrice di Abitare stanca. La casa: un racconto politico (Effequ, 2022), Enrico Gargiulo, autore di (Senza) Residenza (Eris, 2022) e Maria Vittoria Molinari di ASIA USB discuteranno di diritto all’abitare, centrale nella costruzione dell’idea stessa di comunità. Mentre l’edilizia popolare scompare dalle politiche comunali, rimangono le esperienze dei movimenti che da anni sostengono chi si trova senza casa.

 
Il 28 giugno, invece, si parlerà di Luoghi comuni: le strade e le piazze ancora raccontano di un passato coloniale e che non ci rappresenta più. Per questo motivo il patrimonio culturale delle nostre città è oggi al centro di contestazioni che mettono in relazione diritti e memoria. Partecipano: Caterina Borelli, autrice di Memoria Necessaria. Guida a dodici luoghi della Roma coloniale (Ass. Cult. Viaindustriae, 2022); Maria Pia Guermandi, autrice di Decolonizzare il patrimonio. L’Europa, l’Italia e un passato che non passa (Castelvecchi 2021) e il collettivo Tezeta. Modera Luca Peretti, giornalista. Il dibattito sarà introdotto dal coro Le Coccinelle. 
 
Il mercoledì successivo, 5 luglio, si discuterà di emergenza climatica con Due gradi all’estinzione. Dopo l’introduzione musicale del coro Le Coeur, Stefano Liberti, autore di Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e la nostra vita (Rizzoli, 2021), Sara Vegni, dell’associazione A Sud ed esponenti di Extinction Rebellion, moderati da Alessandro Coltrè, si confronteranno sul tema: precipitazioni più frequenti, alluvioni e ondate di calore saranno alcune delle sfide che le città dovranno affrontare a causa del cambiamento climatico. Progettare risposte adeguate e soluzioni condivise sarà difficile ma necessario e l’azione svolta dai movimenti per il clima sarà determinante. 
 
Infine il 12 luglio si affronterà il tema della mancata riforma sostanziale della legge sulla cittadinanza. A farne le spese sono i giovani che, per via delle loro origini, si vedono negare diritti fondamentali, anche se sono cresciuti o perfino nati in Italia. Cittadinanza in movimento con Rahma Nur, autrice di Il figlio del sole e della Tempesta (Oso Melero, 2023), Daniela Ionita, attivista di Italiani senza cittadinanza, Maria Coletti dell’associazione Pisacane 0-99, moderati da Lucia Ghebreghiorges, giornalista e attivista. Introduzione musicale del coro Quadracoro.

La città che non c’è è un festival gratuito e aperto a tutti. 
La prenotazione non è necessaria, vieni a trovarci in piazza Bartolomeo Perestrello (tra via della Marranella e via Bartolomeo Perestrello)

“La città che non c’è” è a cura di TIPE aps, formato da Paola Caramadre, Laura Carnemolla, Serena Dovì, Bárbara Ermeti, Rossella Mele, Morena Prati, un gruppo di cittadine del quartiere appassionate di letteratura.

L’evento è organizzato in collaborazione con le librerie indipendenti Leporello – photobooks et al. e Risma Bookshop.
Main sponsor dell’iniziativa è il ristorante argentino Ceibo Sapori.
Gli sponsor di quartiere sono il concept store Kolatadesign, il negozio di cosmetica naturale So Natural e la bottega del biologico Bioc’è.

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