46 TENTATIVI DI LETTERA A MIO FIGLIO
di e con Claudio Morici
di e con Claudio Morici
FORTEZZA EST
6-7-8 Aprile ore 20:30
6-7-8 Aprile ore 20:30
“Qual è la dote più specifica e inimitabile di un parlatore come Morici? Un umorismo anche drammatico, la creatività di immagini mentali assurde anche però plausibili e quotidiane, i pezzi di contenuto assolutamente autobiografico ma anche universali. E i suoi tempi comici sono da attore ma lui non ha mai studiato teatro in vita sua”. Rodolfo di Giammarco su Repubblica:
Il narratore è fermo davanti a un microfono e un leggio. Ai suoi piedi, decine di giocattoli rivolti verso lui, che aspettano impazienti di sentire il racconto. Parte così la lettura della prima lettera, la prima delle 46, una per ogni anno di vita dell’autore. L’obiettivo di chi scrive è ambiziosissimo: spiegare a suo figlio il senso della vita e soprattutto il perché della separazione dei suoi genitori. Ma il viaggio sarà lungo e pieno di ostacoli, con lettere scarabocchiate, crisi di identità, amici che scrivono al suo posto, baby sitter “per lettera” ed esperimenti scientifici. Per non parlare dei peluche che iniziano ad animarsi e a raccontare i momenti più complessi della crisi di coppia, in un velleitario linguaggio “adatto a un bambino come te”.
Come in tutti i suoi spettacoli, anche qui Claudio Morici si muove tra il monologo, il reading letterario e il radio dramma, con sfaccettature tonali che vanno dal comico al drammatico, dal biografico al fiabesco. Costruendo “una scrittura che è anche architettura in quanto sostiene di per sé una drammaturgia già implicita nelle parole del racconto” (Teatro e Critica 2016). Ma questa volta Morici esplora e mette a nudo anche un territorio maschile intimo e fragile, raramente esplorato. Lo fa in modo delicato, goffo, ironico e autoironico. Ma non per questo meno serio e incisivo. Lettera dopo lettera ci racconta la storia di un padre, ultraquarantenne, piegato dal peso del suo bebè nel marsupio comprato a Roma est. Un padre che vorrebbe vietare a suo figlio qualsiasi attività artistica, per non fargli fare la sua fine, ma che allo stesso tempo lo invita a cogliere gli elementi più divertenti e paradossali della realtà. Un padre alla continua ricerca di un messaggio, di un senso, di una qualche perla di saggezza che possa trasmettere al suo erede. E tuttavia: siamo sicuri che ci sia già questa saggezza? Ma soprattutto: suo figlio, come fa a leggere queste lettere se ha solo 3 anni? figlio, come fa a leggere
Come in tutti i suoi spettacoli, anche qui Claudio Morici si muove tra il monologo, il reading letterario e il radio dramma, con sfaccettature tonali che vanno dal comico al drammatico, dal biografico al fiabesco. Costruendo “una scrittura che è anche architettura in quanto sostiene di per sé una drammaturgia già implicita nelle parole del racconto” (Teatro e Critica 2016). Ma questa volta Morici esplora e mette a nudo anche un territorio maschile intimo e fragile, raramente esplorato. Lo fa in modo delicato, goffo, ironico e autoironico. Ma non per questo meno serio e incisivo. Lettera dopo lettera ci racconta la storia di un padre, ultraquarantenne, piegato dal peso del suo bebè nel marsupio comprato a Roma est. Un padre che vorrebbe vietare a suo figlio qualsiasi attività artistica, per non fargli fare la sua fine, ma che allo stesso tempo lo invita a cogliere gli elementi più divertenti e paradossali della realtà. Un padre alla continua ricerca di un messaggio, di un senso, di una qualche perla di saggezza che possa trasmettere al suo erede. E tuttavia: siamo sicuri che ci sia già questa saggezza? Ma soprattutto: suo figlio, come fa a leggere queste lettere se ha solo 3 anni? figlio, come fa a leggere
46 TENTATIVI DI LETTERA A MIO FIGLIO
6-7-8 aprile Fortezza Est h.20.30
via Francesco Laparelli 62
biglietto 12 euro.
Prenotazione Obbligatoria
Mail
Prenotazionifortezzaest@gmail.com
Whatsapp
329 8027943
6-7-8 aprile Fortezza Est h.20.30
via Francesco Laparelli 62
biglietto 12 euro.
Prenotazione Obbligatoria

