Domenica 16 Luglio h 19:00 | Giorno 6❗
La questione Saharawi e un diritto di asilo sacrificato in nome delle relazioni internazionali: il caso di Mohamed Dihani.
Mohamed Dihani è un difensore dei diritti fondamentali del popolo saharawi, sotto protezione di Amnesty International, vittima sin dall\’età di 9 anni di plurimi atti di persecuzione per motivi politici da parte delle autorità marocchine.
Per la sua appartenenza etnica e il suo attivismo, dal 2010 al 2015 Mohamed Dihani è stato vittima di sparizione forzata e detenzione arbitraria nonché ingiustamente condannato dalla Corte di Appello di Rabat (Marocco) per terrorismo sulla base di dichiarazioni estorte sotto tortura, come riconosciuto anche da un’indagine del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie.
Nonostante le numerose prove documentali e gli accertamenti medico-legali presentati, la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma ha rigettato la domanda di asilo presentata da Mohamed Dihani, omettendo ogni riferimento alle torture e alle ulteriori persecuzioni subite in Marocco.
Senza ulteriori specificazioni la Commissione ha ritenuto il difensore dei diritti umani una persona pericolosa per la sicurezza nazionale ritenendo tale aspetto prevalente sul diritto di asilo.
La decisione della Commissione Territoriale mostra in maniera manifesta una scarsa trasparenza nelle valutazioni valutazioni delle richieste di protezione internazionale e porta a interrogarsi su quanto il nostro sistema di asilo sia influenzato da questioni politiche e relazioni internazionali.
