“Mon Voyage au Japon”

4 tuffi nel teatro dell’assurdo giapponese dell’inizio XXI secolo.
Però è cinema. Oppure scherzo? Demenza o genio? Non si sa mai.
Comunque bello come… qualcosa.
Di molto vivo.
10 Maggio
Fish Story (Fisshū Sutōrī) di Yoshihiro Nakamura (2009): I primi punk erano
giapponesi, e suonavano nel 1975. A nessuno importa fino al 2012, quando il loro brano Fish Story sta per salvare il mondo.
Dopo la proiezione selezioni musicali a cura di Franesco Petricca.
17 Maggio
Survive Style 5+ di Gen Sekiguchi (2005): Se vuoi uccidere tua compagna, è meglio
sapere prima se non è una strega. Se no torna. Più volte. Ma alla fine vince l\’amore.
Dopo la proiezione selezioni musicali a cura di Matteo BikeBlock.
24 Maggio
Big Man Japan (Dai Nipponjin) Hitoshi Matsumoto (2007): Come superare la quarantena quando sei timido, depresso, goffo, alto 30 metri e dovresti proteggere Tokyo da vari mostri vestito con un paio di mutande viola.
Dopo la proiezione selezioni musicali a cura di Nino Giordiano.
31 Maggio
Symbol di Hitoshi Matsumoto (2009): Cosa c\’entra un idiota in pigiama che si sveglia in una stanza bianca senza porta con Lumaca-Man lottatore in Messico? Per scoprirlo, premere sul pene di cherubino.
Dopo la proiezione selezioni musicali a cura di Yogo Treno.
apertura h 21.00
proiezione h 21.30
rassegna proposta e curata da Katia Viscoglisi e Francis Magnenot