L’esercito delle 12 scimmie : 12 anni di Zazie nel metrò

22 giugno 2011 – 22 giugno 2023 : 12 anni di Zazie nel metrò
Cena scegliento tra :
– rigatoni con coda alla vaccinara
– rigatoni alla norma ( pomodoro , melanzane e ricotta salata)
– pasta con melanzane
ore 18:30 : per la rassegna \”Les vigneron dans zazie\”: chiudiamo in bellezza con la degustazione (gratuita con prenotazione necessaria) dei vini di Dario e Paolo, Le Lucciole di Valle Marciana
a seguito Dj-set Moover
Le \”lucciole di valle marciana\” è un progetto che nasce dall’incontro di Paolo e Dario durante un corso di avvicinamento al vino, che Enoize aveva organizzato ben 4 anni fa. Durante il corso Paolo rivela a Dario di avere un ettaro di terreno con vigna a Valle Marciana, comprato dal padre negli anni 80, e che la sua famiglia produceva vino ormai da 40 anni, ma che con la morte del padre, la vigna era passata in secondo piano. Cosi decidono di ridare vita a quelle viti, recuperandole e potandole con il metodo di Simonit&Sirch, Dario si aggiorna continuamente attraverso la loro Scuola di Potatura. In vigna inoltre stanno cercando di passare da una agricoltura biologica (fino a 4 anni fa si usava solo la poltiglia bordolese e lo zolfo), ad una agricoltura sinergica.
Tale metodo nasce dall’osservazione dei processi naturali, dalla presa di coscienza che è necessario mantenere l’organismo suolo, autonomo, in grado di rigenerarsi, mettendo in relazione i diversi elementi in modo che possano essere equilibrati e protetti. La sinergia, rifiuta la prima legge in cui crede l’agricoltura convenzionale (se una data quantità di elementi si trova in una pianta coltivata e raccolta, la stessa quantità di elementi dovrebbe essere re-introdotta nel suolo), poiché non tiene conto della capacità delle piante di sintetizzare e convertire elementi ad esse necessari. Gli elementi nutritivi utili alle piante vengono dal sole, dai gas atmosferici e dall’acqua per il 95% del loro volume, ma viene comunque loro addebitata la perdita di fertilità del suolo, che invece si determina a seguito della sua lavorazione. Le piante prendono dal suolo solo azoto, oligoelementi e minerali, e un suolo destrutturato lo impedisce.
Esiste infatti uno schema complesso di relazioni tra le piante, i microrganismi del suolo e gli elementi nutritivi. Nei suoli naturali (imperturbati), questi processi funzionano in maniera sana e controllano efficacemente l’attività microbica, ivi compresa quella delle popolazioni di organismi patogeni. Rendono inoltre assimilabili gli elementi nutritivi presenti nel suolo. Nei suoli perturbati da arature, lavori colturali e fertilizzanti con nitrati, questi processi non hanno e non possono aver luogo. Con la stessa mentalità operano in cantina, fermentazioni spontanee, un uso critico della SO2 totale che non supera mai i 40mg/l.
La produzione è piccola, potremmo definirla come vin de garage, ad oggi non si superano i 20hl.
Il progetto che stanno portando avanti in realtà è di più ampio respiro, rispetto alla sola produzione di vino, vogliono in primis proteggere la valle, far capire l’importanza che ha coltivare, seguendo pratiche etiche, coinvolgendo le altre realtà del territorio, nella battaglia che oggi ci vede resistere alla speculazione edilizia che vorrebbe cancellare intere aree vitate uniche.