Workshop di stenopeica a cura di Noemi Gentiluomo
15 / 16 giugno12 ore divise in due giorni (dalle 11.00 alle 18.00)Presso Chroma: Via del Mandrione, 103 / 89c – 00181 Roma
Posti limitatiMateriale richiesto: una scatola di lattaPrezzo: 80€ (pagamento in due rate)Per maggiori informazioni e prenotazioni: chroma.mandrione@gmail.com o 366 1701389
In cosa consiste il workshop?
Il workshop consiste nel trasformare qualsiasi oggetto abbia una profondità in macchina fotografica, grazie ad un semplicissimo principio ottico.
Dopo una piccola introduzione sulla fotografia stenopeica, i partecipanti utilizzeranno semplici scatole, barattoli, forbici e nastro adesivo per costruire le proprie macchine fotografiche pinhole, con materiale riciclato ed ecosostenibile.
Seguirà una parte pratica di scatto nel cuore del Mandrione: esposizione, sviluppo e stampa delle fotografie realizzate con le proprie pinhole camera. Il workshop si concluderà con l’esposizione delle foto realizzate.
Il workshop è rivolto a tutti gli appassionati di fotografia, senza particolari requisiti e senza limiti di età.
Cos’è la fotografia stenopeica o pinhole?
Nel V secolo a.C. il filosofo cinese Mo-ti descrive per la prima volta il dispositivo ottico della camera obscura osservando l’immagine di un edificio proiettato all’interno dello spazio chiuso di un edificio adiacente. Nella “stanza del tesoro bloccato” o “sotto chiave”, così come venne definita dal pensatore cinese, ci si trovava di fronte allo stesso spettacolo che, in era paleolitica, aveva probabilmente permesso al pittore delle grotte di Lascaux di disegnare le sue creature sulle pareti della propria abitazione.
Il principio di funzionamento di questo effetto ottico si basa su una fondamentale legge di natura: la proprietà della luce di viaggiare in linea retta. Realizzando un piccolo foro sulla superficie di un qualsiasi oggetto, il cui interno è stato opportunamente oscurato, sulla parete opposta si osserverà in modo invertito e capovolto la proiezione di tutto ciò che è colpito esternamente dai raggi luminosi.
La prima pinhole/ camera obscura si è evoluta negli occhi delle creature marine circa 540 milioni di anni fa durante il Cambriano: come ricorda l’artista e ricercatore Matt Gatton “ogni bulbo oculare nel regno animale, ogni fotocamera e ogni videocamera deve la propria esistenza a questo semplice principio”.
Chi è l’insegnante?
Dopo aver conseguito una laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione multimediale, Noemi Gentiluomo ha dedicato gli ultimi anni della sua formazione all\’approfondimento delle tecniche fotografiche e allo studio della storia del cinema e della fotografia.
A una solida base di teoria ha affiancato sempre un approccio tecnico pratico: dal 2008 al giorno d\’oggi, ha acquisito le competenze necessarie per padroneggiare diverse tecniche di ripresa e di stampa: stampa ai sali d\’argento, stampa ai sali ferrici, collodio umido, fotografia stenopeica, sviluppo di pellicole negative di diversi formati (35 mm, 6×6, pellicole piane).
Le conoscenze acquisite nel corso degli anni lehanno dato l\’opportunità, oltre che di lavorare come fotografa, anche di collaborare in qualità di assistente con numerosi fotografi e di occuparsi della cura di diversi progetti editoriali dedicati alla realizzazione di fanzine diy.Al momento lavora come operatrice video free lance con diversi service e produzioni video. A questa attività negli ultimi anni ha affiancato anche quella di formatrice, soprattutto nell\’ambito di workshop dedicati alla fotografia stenopeica e alle tecniche antiche di ripresa e di stampa cianotipie, collodio umido, stampa bruna.