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Voci e immagini per una Palestina libera

Voci e immagini per una Palestina libera DOMENICA 19/05 2024

 ore 12 brunch con musiche palestinesi a sostegno del popolo palestineseAccompagnat* da note Palestinesi pranzeremo con i prodotti genuini del nostro gruppo d\’acquisto solidale.

 dalle 14 alle 16 laboratorio di disegno “HANDALA” per bambin* dai 5 anni in su.“Handala è un bambino di 10 anni, con capelli ispidi, piedi nudi e toppe sui vestiti; il suo volto non è visibile poiché viene mostrato sempre di spalle e con le mani intrecciate dietro la schiena, come una presenza muta ma ostinata.Il personaggio ha molteplici significati: la sua testa assomiglia a un sole, che simboleggia il futuro; i suoi capelli sono come gli aculei di un riccio, per difendersi; ha i piedi nudi perché è povero come i bambini dei campi di rifugiati; mostra sempre le spalle a chi lo guarda perché non d\’accordo con la situazione attuale (mostrerà il suo volto solo quando la situazione cambierà); lo sguardo è rivolto ai villaggi, al mondo; è rimasto bambino, perché quando fu costretto ad abbandonare il suo villaggio era bambino, e la sua vita continuerà, e quindi crescerà, solamente quando potrà fare ritorno a casa.Su di lui, il suo autore ha scritto: «Inizialmente era un bambino palestinese, ma il suo significato si è sviluppato con un orizzonte prima nazionale, poi globale e umano. È un semplice bambino povero, e questa è la ragione per la quale le persone lo hanno adottato e lo sentono come simbolo della loro coscienza».”Sulla base di queste indicazioni, Simona Anna Gentile e Simona Petrella, realizzeranno il laboratorio creativo a sostegno della Palestina.In un primo momento ci sarà la spiegazione di chi è HANDALA, sull’iniziativa della creazione del personaggio;In un secondo momento si proporrà ai piccol* se preferirebbero colorare i vari Handala realizzati nel mondo del fumetto oppure crearne uno da sé.

 Ore 16 – Presentazione del fumetto “Tracciato Palestina. Racconto di viaggio in Cisgiordania” con l’autrice e illustratrice Elena Mistrello (in collegamento)Attraversare anche solo per un giorno i territori palestinesi costituisce un’esperienza straordinariamente intensa, soprattutto se si ha modo di entrare in contatto diretto con i racconti e le traiettorie di vita di chi da sempre lotta per la libertà del suo popolo e contro la violenza dello Stato di Israele. “Tracciato Palestina” rappresenta il tentativo di condividere il segno profondo lasciato nella nostra vita da una settimana di incontri, esperienze collettive e drammatici eventi nel corso di una carovana solidale nella regione di Betlemme.
Il ricavato della distribuzione di questa autoproduzione sarà devoluto a progetti di solidarietà con il popolo palestinese operanti all’interno dei campi profughi di Aida e Dheisheh (Betlemme).
a seguire:
Essere persone con disabilità a Gaza e Cisgiordania – con Daniele Lauri (Disability Pride) e Ziad Amro (in collegamento da Ramallah – Legal Committee of the International Solidarity Campaign with the blind people in Gaza)A partire dal racconto dell’esperienza dei Gaza Sunbirds, gruppo di ciclisti paralimpici che si sta allenando per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi e attraversa l’Europa raccogliendo aiuti per la popolazione di Gaza, approfondiremo le necessità e le strategie per affrontare la complicata situazione a Gaza e in Cisgiordania delle persone con disabilità. Condizione spesso determinata da una precisa strategia dell’esercito israeliano. Daniele Lauri, a nome del Disability Pride, ha dato il benvenuto il 30 Aprile scorso a Roma, alla carovana dei Gaza Sunbirds, la squadra paraciclistica della striscia, Ziad Amro si occupa da anni delle persone con disabilità in Palestina e coordina la sezione legale dell’International Solidarity Campaign with the blind people in Gaza, documentando e seguendo le violazioni di Israele a danno delle persone con disabilità a Gaza.
 ore 17 aggiornamenti dalla Palestina- Studenti Palestinesi- BDS Italia – Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.- Voci dall’accampamento in Sapienza- Gaza freestyle- ACS – Associazione di Cooperazione e Solidarietà
 dalle 19,30 concerto a sostegno del popolo palestinesecontributi di: Valerio Mileto, Federico Pascucci, Selen Çapacı, Pier Sante Falconi, Traindeville, Indaco, Antonia D’Amore, Zenia, Giulia Tripoti, Juliana Azevedo, Margherita Failla, Gaetano Meola, Mesudì

 tutto il giorno:
“AFTERDARK” mostra fotografica di Simona GhizzoniSimona Ghizzoni (1977) è fotografa e attivista visuale per i diritti delle donne.La sua produzione ruota attorno a due grandi filoni, che spesso si intersecano: la dimensione sociale della donna e la dimensione privata dell’autoritratto.Mentre le sue immagini sono spesso di ispirazione sociale, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipativa, a volte anche fantastica, che nasce dall\’intimo rapporto che crea coi soggetti.Due volte insignita del World Press Photo per i suoi lavori sulla condizione femminile, il suo lavoro è stato ampiamente presentato in mostre personali e collettive, tra cui il Centro Nobel per la Pace di Oslo, Paris Photo, PhotoEspana, Auditorium di Roma, Athens Photo Festival, Ex-Mattatoio Roma, Fotografia Europea, Museo di Roma Palazzo Braschi, Fondazione Bevilacqua La Masa.Nel 2022 è stata presidente di giuria per l’Europa al World Press Photo.Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures e lezioni in varie scuole ed Università europee. Co-fondatrice di MAPS Images, in Italia è rappresentata da MLB Gallery.
“Nuvole” esposizione di opere di Sofia BonelliSofia Bonelli è un’illustratrice che vive e lavora a Roma.Specializzata nel campo dell’illustrazione editoriale e della serigrafia, lavora come freelance nel suo studio nel quartiere Pigneto.Il suo lavoro è fortemente influenzato dall’interesse per il mondo naturale ed umano, creando un immaginario dove la figura femminile e la natura si intersecano e si intrecciano.Collabora con diverse realtà, tra cui magazine, brand e industrie musicali, prediligendo soprattutto enti sociali o realtà vicine al suo territorio.
\”Boxe contro l\’assedio\” mostra fotografica di Daniele Napolitano«Sono andato già dieci volte in Palestina, dal 2015 ad oggi. La boxe è un motivo per parlare di Gaza in modo diverso da come ce la raccontano i media», dice Daniele, 32 anni, fotoreporter freelance, videomaker e giornalista. «Quello che mi sconvolge ogni volta e che mi fa capire l’importanza di raccontare quei luoghi è l’aspetto che riguarda la normalità, nonostante la tensione che un po’ si sente sempre e il fatto che tutto sia condizionato dalla non libertà di uscire dal paese. Da fotografo, sento la necessità di raccontare le cose della vita quotidiana: ci sono sette università e fragole buonissime a Gaza, i pescatori che escono con le loro barche tutte le notti nonostante le bombe.

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